1. A1.
Leggi il seguente testo:

L’autore del testo si propone di:
    descrivere i comportamenti delle persone negli scambi quotidiani nelle comuni conversazioni e nell’uso delle parole
    narrare i momenti di una quotidiana conversazione tra persone che hanno comuni interessi e usano le stesse parole
    esprimere le sue idee sull’uso del telefono in una normale situazione di dialogo e sull’uso delle parole
    sostenere con argomentazioni le proprie idee sull’uso delle parole negli scambi comunicativi

2. A2. Completa il testo che segue tenendo in considerazione quanto detto dall'autore.
Scegli la parola corretta da inserire, tra quelle suggerite in tabella.
Fai attenzione: ogni parola può essere utilizzata una sola volta ed alcune parole sono in più.
L'autore vuole definire "l'uso delle parole" come capacità di adeguare
il proprio ------------- sulla base del ------------- in cui ciascuno si trova,
dell'interlocutore con il quale ------------- per diversi scopi e, soprattutto,
delle trasformazioni che si verificano nel ------------- di una relazione ------------.

3. A3. Quali tra le seguenti affermazioni sono coerenti
con quanto si sostiene nel testo?
Seleziona è coerente oppure  non è coerente per ogni frase:

4. A4. Nel brano che segue sostituisci le parole o le espressioni in grassetto scegliendo,
quelle vicine nel significato e coerenti col contesto.
Ascoltate uno che parla al telefono e sentirete come cambia tono,accento, linguaggio, secondo con 
chi parla e secondo l'argomento di cui parla.
Con questo voglio dire che raramente ci rendiamo conto di come il nostro uso delle parole sia legato
alla temporalità del momento : cioè è legato al momento in cui siamo, al tipo di gioco che stiamo facendo 
con qualcun altro, e che cambia sempre sul filo del tempo.

5. A5. L'autore usa prevalentemente la prima persona plurale per
    sottolineare che il significato delle parole diventa vero nella situazione reale
    dare solennità alle proprie affermazioni
    rivendicare un senso di appartenenza
    dire che il modo in cui usiamo le parole è qualcosa che riguarda tutti

6. B1. 

L’autore fa riferimento a due episodi durante i quali ha visto un gufo, sempre di sera.
Nel primo episodio (righe28) la vista del gufo suscita nell’autore:

7. B2. Nel testo c'è una forte opposizione tra la condizione del gufo descritta nel primo episodio
e quella descritta nel secondo.
Indica le opposte condizioni del gufo nei due episodi
    condizione attiva e condizione passiva
    condizione passiva ed umiliazione
    sicuro di sé e indisponente
    condizione attiva e libertà
    naturale e benestante

8. B3. L'autore afferma che il gufo "merita veramente il suo nome":
a quale nome si riferisce?

    gufo imperiale
    gufo argentato
    gufo supremo
    gufo reale
    gufo naturale

9. B4. Nelle due esclamazioni di riga 1 e di riga 23 l'autore usa l'aggettivo "misterioso"
per definire il mondo degli uccelli notturni e lo sguardo del gufo.
Che cosa vuole sottolineare l'autore con questo aggettivo?
    Il fascino dell'inconoscibile
    La segretezza della vita degli animali notturni
    L'incanto che suscita l'oscurità della notte
    L'estraneità della natura selvaggia
    La paura del mistero

10. B5. A quale termine si riferiscono i due -lo di "asservirlo"
e "renderlo innocuo" (riga 14)?

    amico
    crudeltà
    nemico
    Bisanzio
    civiltà

11. B6. Alla riga 15 il gufo è visto dall'autore come un "idolo".
Qual è il significato letterale della parola "idolo"?
    Animale mitologico
    Oggetto o immagine considerati divini
    Venerabile saggio
    Creatura capace di gesti eccezionali
    Esempio da imitare

12. B7. "lui [il gufo] era stato gettato in quello studio televisivo" (righe 26-27).
Con quale intendimento l'autore ha usato qui il verbo "gettare"?
    Sottolineare la violenza che il gufo ha dovuto subire in un luogo e in una situazione a lui estranei
    Mettere in evidenza l'indifferenza dei presentatori per la presenza fuori luogo di un gufo in uno studio televisivo
    Far capire che prima di entrare nello studio televisivo il gufo aveva provato a ribellarsi e quindi vi era stato portato a forza
    Mostrare insofferenza per l'eccessiva presenza di animali nelle trasmissioni televisive
    Mettere in evidenza la figura del gufo

13. B8. L'immagine del gufo gettato nello studio televisivo spinge
l'autore a riflettere e, per analogia, a pensare alla sorte di:
    tutti gli altri gufi
    gli altri animali
    tutti gli esseri viventi
    le persone presenti nello studio
    gli amici del gufo

14. B9. Il tono del testo diventa via via sempre più:
    aggressivo
    ironico
    amaro
    rassegnato
    drammatico

15. B10. Con le due espressioni "senza un perché" (riga 26)
e "chissà perché" (riga 40) l'autore sottolinea e richiama:

   l'irrazionalità e la gratuità del destino di tutti gli esseri viventi
   l'incomprensibilità del mondo vuoto anche se luccicante della televisione
   lo sviluppo senza senso della storia degli uomini contrapposto alle leggi della Natura
   la strana e irreale avventura capitata a un bellissimo animale
   l'incomprensibilità del mondo agli occhi degli animali

16. C1. 

Il poeta riflette sulla contraddizione che ognuno, nel corso della vita, vive e sperimenta.
I due termini della contraddizione sono ben evidenti nella poesia, chiaramente divisa in due parti.
Dove cominciano e dove finiscono le due parti?
    La prima va dal verso 1 al verso 11; la seconda dal verso 12 al verso 15
    La prima va dal verso 1 al verso 8; la seconda dal verso 9 al verso 15
    La prima va dal verso 1 al verso 5; la seconda dal verso 6 al verso 15
    La prima va dal verso 1 al verso 13; la seconda dal verso 14 al verso 15
    Non c'e' una chiara distinzione

17. C2. 

Secondo un mito classico il sole (il dio Febo) saliva col suo carro fino al punto più alto del cielo,
cioè fino all'ora del mezzogiorno (meriggio).
L'immagine metaforica "sulla via del meriggio" (verso 5) sta a indicare il percorso dei giovani verso:
    gli anni più belli della giovinezza
    la ricerca della felicità
    il tempo della vecchiaia
    la pienezza della vita
    la maturità

18. C3. 

Il "la" del verso 8 a che cosa rimanda?
    Alla gioventù
    Alla via del meriggio
    Alla frusta
    Alla parabola
    Al carro del sole

19. C4. 
"Parabola", che fa da titolo alla poesia, è una parola polisemica, ha cioè diversi significati.
Qui il termine è usato per indicare:
    un racconto breve - qui tradotto in poesia - che trae dalla vita o dalla natura un insegnamento morale e anche religioso
    a traiettoria descritta da un corpo in movimento, con andamento iniziale in ascesa; tale linea, raggiunto il culmine, si volge decisamente in discesa
    un'antenna, per dire con una metafora che ciascuno di noi riceve dalla vita segnali che annunciano prima la maturità e poi la vecchiaia
    la linea ideale che sale e che, raggiunto il punto più alto, scende rapidamente; rappresenta il nostro sentire e vivere la vita
    una analogia con una figura geometrica regolare

20. C5. 

Qual è il senso dei versi 6-8?
    Quando si è giovani ognuno freme e vuole realizzare i propri sogni e i propri progetti
    Da giovani si vuole che il tempo passi in fretta, e così lo si incalza con impazienza
    La giovinezza passa veloce come il carro lucente del sole nel cielo
    I giovani sono sempre impazienti e vorrebbero fare tutto subito perché temono il tempo che passa
    Quando si è giovani si è spensierati ed i problemi sembrano non esistere

21. C6.
L'enjambement (o inarcatura) è un accorgimento retorico - proprio della poesia -
che consiste nel completamento del senso di una frase o di una espressione nel verso successivo.
Nella poesia ad esempio è presente:
    tra i versi 2 e 3
    tra i versi 5 e 6
    tra i versi 8 e 9
    tra i versi 13 e 14
    tra i versi 14 e 15

22. C7. 

Qual è tra le seguenti la riscrittura dei versi 9-11 che meglio ne mantiene il senso?
    Quando si è giovani si sogna con troppa facilità. Così, quando arriva la vecchiaia, ci si accorge di avere tanto atteso e di aver atteso invano
    In gioventù si sbaglia spinti anche dalle illusioni che tali non sembrano. Il tempo non passa mai e le attese si fanno interminabili, ma i sogni sono a portata di mano
    Quando si è giovani si commettono errori e facilmente si cede alle illusioni. Eppure gli errori e le facili illusioni abbreviano il tempo e alleviano l'attesa
    In gioventù tutti sbagliano eppure il tempo ci aiuta illudendoci. Intanto gli anni passano lenti e i sogni non si realizzano nonostante i nostri sforzi
    Quando si è giovani ognuno freme e vuole realizzare i propri sogni e i propri progetti

23. C8. 

Al verso 12 "vòlti" significa:
    con il volto che guarda in avanti
    col pensiero volto all'indietro
    con gli occhi fissi su
    con lo sguardo rivolto verso
    con gli occhi fissi giu'

24. C9. 

L' 'ombra' al verso 12 è una metafora che sta per:
    il buio
    i cattivi pensieri
    la morte
    il dubbio
    l'ansia dell'incognito

25. C10.
Quale delle seguenti frasi è una parafrasi degli ultimi due versi:
'Né il numerarli ha ormai nessun valore / in sì veloce moto.'?
  Gli anni della vecchiaia che non contano più precipitano velocemente verso le tenebre
  Contare gli anni in vecchiaia, quando precipitano veloci, e provare a ricordarli uno per uno è un'impresa senza senso
  Gli anni veloci della vecchiaia ci impediscono di essere lucidi e presenti a noi stessi e non ci permettono di contarli
  Contare uno per uno gli ultimi anni della nostra vita che corrono precipitosi è l'ultima illusione che ci resta
  Gli anni della vecchiaia sono quelli piu ' dififcili da ricordare

26. D1. Leggi la seguente intervista e poi rispondi alla domanda :

Alle righe 8-9 si dice: 'la decisione politica divenne indispensabile'.
Di quale decisione si tratta?
  Di schierarsi dalla parte dei fascisti
  Di schierarsi contro i fascisti
  Di schierarsi dalla parte dei fascisti o contro di loro
  Di non schierarsi

27. D2. Roberto Denti afferma che la fame ebbe un ruolo
determinante nella sconfitta del fascismo; infatti:
  i cittadini che non partecipavano direttamente alla guerra dovevano comunque arrangiarsi per sopravvivere
  la popolazione civile aveva smesso di appoggiare il governo fascista incapace di far fronte ai bisogni primari della gente
  nella lotta politica il governo fascista si serviva della fame per indebolire gli oppositori e i resistenti
  per sfamare i bambini e i ragazzi, la popolazione era disposta ad andare a lavorare in Germania

28. D3. L'intervistatrice definisce la partecipazione dei ragazzi alla lotta partigiana
in un modo che l'intervistato non condivide.
Indica la frase in cui Roberto Denti esprime il proprio dissenso.
  Ogni guerra è stata la guerra di tutti
  La decisione politica divenne indispensabile
  La guerra non è un gioco
  La seconda guerra mondiale ha coinvolto drammaticamente la popolazione

29. D4. Per quale ragione la Resistenza chiedeva a ragazzi-staffetta
di controllare il colore delle mostrine dei soldati?
  Per trasmettere messaggi
  Per verificare la situazione
  Per capire chi era affidabile
  Per capire se si stavano verificando movimenti di truppe e verso quali obiettivi

30. D5. Individua nel testo dell'ultima domanda (righe 31-35) tre parole-chiave,
centrali in tutta l'intervista a Roberto Denti.
  ragazzi, guerra, resistenza
  soprusi, mostrine, soldati
  diritti, lotta, spirito
  regimi autoritari, movimenti di truppe, obiettivi

31. D6. Nelle risposte di Roberto Denti alle domande,
ciò che si dice nelle parentesi : 
  spiega un concetto non chiaro
  integra un'informazione
  ha funzione esortativa
  corregge un'imprecisionei

32. D7. La domanda finale dell'intervista e la relativa
risposta mirano soprattutto a:
  raccontare le tragedie che coinvolgono i ragazzi nei conflitti del passato e del presente
  sottolineare la funzione della letteratura per ragazzi nell'educazione alla difesa dei diritti
  sostenere che il ruolo dei ragazzi nella Resistenza è stato fondamentale
  esprimere rammarico e pessimismo davanti al ripetersi delle guerre

33. D8. L'espressione "filo rosso" nel contesto
in cui è usata nel testo (riga 33 e 46) significa:
  tema ricorrente
  legame necessario
  vincolo stringente
  confine insuperabile

34. D9. Secondo Roberto Denti, come è possibile smuovere
"la beata indifferenza dei bambini europei" nei confronti
della sofferenza dei loro coetanei nel mondo?
  Insegnando ai ragazzi la storia della Resistenza
  Intervistando i testimoni delle violazioni di diritti civili
  Con la diffusione di libri di contenuto civile per ragazzi
  Con documentari televisivi di argomento storico

35. E1. Completa correttamente le parole nelle seguenti frasi
Fai attenzione: alcune sillabe non sono utilizzate!

36. E2. Nella frase "È un secolo che non ti vedo!"
è presente una figura retorica, Indica quale:
  Una metafora
  Una similitudine
  Una iperbole
  Una metonimia

37. E4. Leggi la frase che segue:
"L'antennista ha controllato i collegamenti dell'antenna con il suo decoder portatile."
In questa frase antennista è un nome di genere maschile o femminile?
  È sicuramente maschile, perché controllato è di genere maschile
  È sicuramente femminile, perché la parola antennista termina in -a
  È sicuramente femminile perché la parola di base antenna è di genere femminile
  Non si può sapere, perché L' può riferirsi sia a un nome maschile sia a un nome femminile

38. E5. Per ciascuna delle seguenti definizioni vengono date delle possibili parole.
Individua la parola corrispondente alla definizione di ogni riga.

39. E6. In quale di queste frasi sono presenti tutti gli argomenti del verbo
(cioè gli elementi obbligatoriamente richiesti dal verbo)
  A tutti noi dissero con molta chiarezza
  La signora prese dalla sua borsetta
  Questo problema vi riguarda tutti
  Molti dei partecipanti sono diventati

40. E7. Il suffisso -ino nelle parole sotto elencate ha tre funzioni diverse:
1) forma un diminutivo;
2) forma un nome di mestiere (agente);
3) forma un aggettivo.
Indica per ciascuna parola quale funzione ha -ino.

41. E8. Identifica la frase nella quale il soggetto (sottolineato) è anche agente,
e dunque 'compie l'azione' espressa dal verbo.
  Al termine del colloquio Giulia ha ricevuto i complimenti di tutta il team di valutazione.
  Dopo una standing ovation del pubblico il cantante concesse un ultimo bis.
  Sulla linea del traguardo il motociclista è stato superato in volata dal più agguerrito degli avversari.
  Finalmente mio fratello e io siamo entrati in possesso della nostra nuova auto.

42. E9. Quale delle seguenti frasi, tutte con il verbo al congiuntivo, esprime un dubbio?
  E se lo volesse anche lui?
  Buongiorno, si accomodi qui!
  Magari trovassi un lavoro!
  Faccia pure con comodo.

43. E10. Indica la funzione delle parole o espressioni sottolineate,
scegliendo dalle opzioni in tabella :

44. E11. Completa il testo che segue, inserendo nei segnaposto (X) le parole adatte (una sola per ogni spazio).
Le parole devono essere appropriate dal punto di vista lessicale e sintattico ed essere coerenti con il significato
complessivo del testo. Come esempio, è già stato riempito il primo spazio:

PRIMA DI INCOMINCIARE, LEGGI TUTTO IL TESTO.

Tra navi e locomotive ricordando Leonardo - Museo della Scienza e della Tecnica - Milano

DEI MUSEI MILANESI è per numero di visitatori quello con maggior successo di pubblico. È vero che non poco contribuiscono le scolaresche agli oltre 400.000 suoi __visitatori__(es). Ed è un labirinto per ogni tipo di curiosità scientifica, a iniziare dalla ricostruzione delle macchine di Leonardo Da Vinci, (A)
attraverso la bottega dell'orologiaio e giungendo alla (B)
moderna, con alcune autentiche meraviglie che meritano l' (C)
anche dell'inesperto. Le locomotive a vapore sono commoventi, (D)
ancor di più i pezzi interi di navi smontate, (E)
consentono ai milanesi di sentirsi più vicini al (F)
Di recente è approdato lì anche il sommergibile Toti, tecnicamente un vero e (G)
sottomarino. Forze di mare e forze d' (H),
dove la collezione di aeromobili (I)
e bellici è altrettanto stimolante. È un percorso (L)
il sapere, la tecnica e la tecnologia fino ai (M)
nostri. Fu fortemente voluto da Guido Ucelli, ingegnere industriale
con passione per le (N) archeologiche, che lo portarono a ritrovare
le navi romane (O) nel lago di Nemi.
Gli edifici, che erano stati bombardati durante la guerra, ebbero così la fortuna di una ricostruzione e di un restauro che recuperò gran parte del chiostro degli Olivetani, nonché la bella facciata della chiesa di San Vittore, progettata dallo stesso Alessi al quale si deve palazzo Marino.