Image
Image
Image
Image

ProveInvalsi.eu

1. A01. I Piccoli Maestri:
(leggi il seguente testo e poi, a seguire, rispondi alle domande) 
In tutta la provincia avvenivano le stesse cose, come al mio paese.
La gente si radunava, si contava, nascondeva armi; reduci e sbandati fraternizzavano coi nuovi renitenti;
le famiglie incoraggiavano, i preti con qualche cautela davano il benestare. O Dio, ce n'era qualcuno che diceva:
"Io veramente vorrei vedere l'ordine scritto del Re"; ma c'era anche un sacco di brava gente.

C'era un moto generale di rivolta, un no radicale, veramente spazientito.
Ce l'avevano contro la guerra, e implicitamente, confusamente, contro il sistema che prima l'aveva voluta cominciare,
e poi l'aveva grottescamente perduta per forfè.

Il moto degli animi investiva non solo il regime crollato, ma l'intero mondo che in esso si era espresso.
La gente voleva farla finita e ricominciare.
Tutti andavano a tentoni: c'era un po' di antifascismo esplicito e tecnico (non molto), un po' di rabbia verso i tedeschi spaccatutto,
un po' di patriottismo popolare, e una bella dose dell'eterno particulare italiano, gli interessi locali, parrocchiali.
La frase più comune era "salvare il paese" (ossia soprattutto le case del centro, il ponte sul torrente, le cabine,
anzi le gabìne dell'elettricità) dalle presumibili vendette dei tedeschi in ritirata.
Naturalmente c'era ancora un'aria di ritirata imminente, di fine in vista; e si parlava di darsi una mano gli uni cogli altri,
tra paesani come si fa in una calamità naturale.

Ma l'anima di questi tropismi era nell'idea di doversi arrangiare da sé, perché si sentiva che tutto era andato in un fascio,
sia il fascio che il resto; e così qualunque iniziativa, anche la più moderata, conteneva un germe di ribellione,
e questi germi fiorivano a vista d'occhio.
Gli istituti non c'erano più; li avremmo potuto rifare noi, di sana pianta; era ora.

Dappertutto (almeno da noi, nel Vicentino) si sentiva muoversi la stessa corrente di sentimento collettivo;
era l'esperienza di un vero moto popolare, ed era inebriante; si avvertiva la strapotenza delle cose che partono dal basso,
le cose spontanee; si provava il calore, la sicurezza di trovarsi immersi in questa onda della volontà generale.

Ma guarda un po', dicevamo con Lelio, vien fuori che c'è per davvero, la volontà popolare.
Pensavamo a quella delle scritte murali; perché quando una cosa si vedeva scritta sui muri, segno che non esisteva;
così noi prendevamo per scontato che la volontà dell'Italia non esiste. Invece ora era saltata fuori, e ci eravamo in mezzo.
Veniva in mente come dovevano essersi sentiti Lenin e i suoi amici, in quelle prime settimane dopo il suo arrivo alla stazione di Finlandia,
e rimpiangevamo la nostra pochezza.

Viaggiavamo in bicicletta da un paese all'altro a stabilire "contatti", a censire, a investire, a parlare col prete, col maestro elementare,
con gli studenti, coi gruppi dei reduci. Si entrava nelle case, nelle canoniche, nelle osterie, nelle botteghe; si vedeva come vive la gente,
in che modo imposta le sue faccende. Io sono un paesano, ma sul mio paese non avevo mai riflettuto, ero troppo occupato a viverci;
non era una struttura sociologica, per me, ma una categoria a priori dell'intuire, parole un po' grosse ma vere.
Qui in questi altri paesi e paesetti, ritrovavo schemi analoghi di occupazioni, di condotta, di idee, e ora li vedevo fuori di me, e li capivo.
Paesi e paesetti erano ancora rimescolati per effetto della guerra; c'era un'aria provvisoria, incerta, nelle case nelle piazzette nei campi.
La gente non sapeva ancora bene come assestarsi di nuovo in una vita normale: le famiglie erano ancora centrate sulle donne,
oltre che sui vecchi e sui bambini; gli uomini giovani, tornati appena, parevano un po' in prestito.

In quale provincia si svolgono i fatti?



2. A02. 
Quale avvenimento storico fa da sfondo ai fatti narrati?




3. A03. 
"La gente si radunava, si contava, nascondeva armi;
reduci e sbandati fraternizzavano coi nuovi renitenti;
le famiglie incoraggiavano, i preti con qualche cautela davano il benestare.":

Riconosci la funzione del punto e virgola indicando
l'unica opzione errata tra le seguenti. 



4. A04. 
Scegli, tra le seguenti interpretazioni dell'affermazione
"tutto era andato in un fascio, sia il fascio che il resto"
quella che ti sembra più corretta:
Selezione invalsi matematica secondaria secondo grado quinta linguaggio 02




5. A05. 
Stabilisci quale registro stilistico caratterizza le espressioni indicate:

    Elevato Familiare  
A  un sacco di brava gente
B  ce l'avevano contro la guerra
C  i tedeschi spaccatutto
 D  eterno particulare
E  darsi una mano
F  germe di ribellione
G  categoria a priori

6. A06. 
Con quale atteggiamento ti sembra che il narratore ripercorra gli eventi?




7. A07. 
"La frase più comune era 'salvare il paese' (ossia soprattutto le case del centro,
il ponte sul torrente, le cabine, anzi le gabìne dell'elettricità)".
Selezione invalsi matematica secondaria secondo grado quinta linguaggio 03

Per quale ragione l'autore ricorre all'inciso tra parentesi?




8. A08. 
Quale tra le seguenti è l'unica sintesi corretta del racconto?



9. A09. 
La verità sulle auto «che si guidano da sole»
Presto avremo autisti elettronici che ci porteranno dove ci pare e quando ci pare con la massima sicurezza, purché 
non debbano mai svoltare a sinistra fermando il traffico. Anche le mutevoli superfici stradali sono un problema.
O la neve e il ghiaccio. Inoltre sarà essenziale stare alla larga da polizia stradale, veicoli di soccorso e pedoni. 
Tutti questi incontri, banali e quotidiani per i guidatori umani, pongono enormi problemi ai computer, e per risolverli
ci vorranno tempo, denaro e molto lavoro. Eppure gran parte del pubblico si sta convincendo che i veicoli automatici
sono dietro l’angolo. Da dove viene questa discrepanza? In parte, è un problema terminologico. [...]
Case automobilistiche e media hanno seminato confusione nella terminologia dei sistemi di guida automatizzata.
Per fare chiarezza, SAE lnternational ha stilato definizioni per i diversi livelli di automazione, organizzandoli in base
alla riduzione crescente del ruolo del guidatore umano.
Selezione invalsi matematica secondaria secondo grado quinta guida autonoma

Questa gerarchia presenta qualche sorpresa: per esempio l’automazione di livello 4 è di gran lunga più praticabile
di quella di livello 3.
Per i sistemi automatizzati di livello 5 – autisti elettronici in grado di gestire ogni condizione di guida senza interventi
umani – ci vorranno ancora decenni.
Qual è l’idea centrale del testo?



10. A10. 
Riformula la frase
«Inoltre sarà essenziale stare alla larga da polizia stradale,
veicoli di soccorso e pedoni»
sostituendo le parole "stare alla larga"
in modo che il senso della frase resti invariato:




11. A11. 
Che cosa si intende nel testo con «discrepanza»?
A quale situazione si fa riferimento?




12. A12. 
Selezione invalsi matematica secondaria secondo grado quinta interrogativo arancio

Quale tra i seguenti verbi può essere usato nel testo come sinonimo di «stilare»?




13. A13. 
La classificazione di SAE International si basa




14. A14. 
Secondo la classificazione di SAE International,
quale tra questi fattori distingue un’automazione
parziale da un’automazione condizionale?




15. A15. 
L’automazione completa prevede che:




16. A16. 
Indica se le informazioni che seguono si ricavano dal testo, dalla figura o da entrambi.

    solo
dal testo
solo dalla figura da entrambi
A   L’automazione di livello 4 può attuarsi solo in circostanze specifiche
B   L’automazione di livello 3 è meno praticabile di quella di livello 4  
C  L’automazione di livello 5 necessita ancora di molti anni di lavoro  
D   L’automazione di livello 5 è in grado di gestire ogni condizione di guida senza intervento umano

17. A18. 
Quale tra le seguenti espressioni può essere usata
in un testo come sinonimo di «purché»?





18. A19. 
Stabilisci in quale caso va utilizzato l'accento.
Selezione invalsi matematica secondaria secondo grado quinta selezione
Seleziona Me oppure  M’è  per  ogni affermazione di seguito riportata:

    Me M’è  
A  ..... parso di vedere una lucciola!
B  ..... ne andrò verso sera
C  Stai sempre accanto a ....
 D  ..... tornata in mente la poesia!
E  Chi .... l'ha preso?
F  Non ho la biro: ..... la presti?
G  Sara ha fatto i compiti senza di ....

19. A20. 
Nelle seguenti coppie di parole indica la parola accentata in modo corretto.

A) èdile / edìle  B) medicèo / medìceo  C) pòllice / pollìce  D) baùle / bàule  E) darsèna / dàrsena

  1 2
A
B
C
 D
E

20. A21. 
Quale tra le seguenti espressioni può essere usata nel testo come sinonimo di «purché»?




21. A22. 
Quali tra i seguenti aggettivi è scritto correttamente?




22. A23. 
Quale dei seguenti aggettivi NON è scritto in maniera corretta?



23. A24. 
Quale dei seguenti aggettivi contiene un errore ortografico??



24. A25. 
Quale tra i seguenti aggettivi è ortograficamente corretto?



25. A26.
Nella seguente frase indica il complemento OGGETTO
Metti del sale nella pasta della pizza



26. A27.
Individua e distingui gli articoli partitivi o le preposizioni articolate:
Selezione invalsi matematica secondaria secondo grado quinta linguaggio 02
Occorrerebbe della colla più potente per riparare questo vaso.

per riparare questo vaso
Articolo partitivo =  della colla più potente per riparare questo vaso
Articolo partitivo = riparare questo vaso
Preposizione articolata della colla più potente
Preposizione articolata per riparare questo vaso

27. A28.
Selezione invalsi italiano secondaria secondo grado quinta riflessivo
Classifica il complemento nella frase sotto indicata, inserendo una delle opzioni sotto disponibili:
Sono ricco di idee










User Details