1. A1.a Leggi il seguente testo : DJIDI
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Erano appena due giorni che l'orsacchiotto era stato portato nel villaggio da Griska e già rispondeva con grugniti gioiosi al suono del suo nome. "Iakù, sai come l'ho chiamato?..Djidi... Vieni Djidi. Non aver paura: è lakù, la nostra amica !". |
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"Och!...och!..." faceva Djidi, sempre in attesa di una carezza. La bestiola si abituava rapidamente a tutti coloro che le si stringevano intorno. Si lasciava avvicinare, ma non s'allontanava d'un passo dal suo amico Griska ed era pronta al minimo allarme a nascondersi sotto il suo giubbotto di cuoio. Ormai il ragazzo godeva, al villaggio, di una grande considerazione: era |
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stato lui, l'intrepido ragazzo, a invitare nel clan il piccolo principe selvaggio, il figlio dei signori della montagna. Un onore che si riversava su tutta la tribù. Infatti la notizia s'era diffusa in tutti i villaggi sperduti nella taiga fino a quelli più lontani: un piccolo orso era ospite dei cacciatori Murkvo. La consuetudine vuole che un cucciolo d'orso che abiti presso gli uomini |
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goda di una particolare considerazione. è tanto raro che una simile fortuna i favorisca un villaggio, che niente sembra troppo' bello per ornare la capanna costruita dai cacciatori per il loro ospite di alto lignaggio. Ed è anche la più riparata dal freddo: due strati di pelli di renna rivestono l'ossatura di rami e, all'interno, una buona lettiera di muschio e di erbe odorose e due o tre pellicce |
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di lupo, che sono le più calde, coprono il pavimento. è l'uso. Djidi si era abituato presto a essere circondato da tutte quelle premure; e regnava come un giovane pascià in mezzo alle donne che accontentavano tutti i suoi desideri. Così gli preparavano un pastone prelibato e gli servivano il tè, del quale egli era molto ghiotto, denso come una pappa di zucchero. E aveva |
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imparato (la prima volta s'era scottato una zampa giocando con la brace) a non avvicinarsi troppo al fuoco che le donne non lasciavano mai spegnere al centro della capanna. "Come sei diventato robusto, fratellino" diceva Griska. L'orsacchiotto sentiva di lontano la presenza del suo amico. E Griska andava |
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a trovarlo diverse volte al giorno. Restavano insieme per ore a giocare e a parlare nel linguaggio che Djidi comprendeva. "Lottiamo, fratellino. Presto sarai tu il più forte". Griska e l'orso si rotolavano per terra. Il ragazzo lasciava che il cucciolo lo strapazzasse e gli lambisse il viso con la |
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sua linguetta ruvida come una raspa. Era il tempo dei giochi. Il tempo passò. Era quasi un anno da quando Djidi era arrivato al villaggio e quella notte, come tutte le notti, Griska e l'orso uscirono di nascosto dal villaggio. |
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Griska vedeva, in fondo alla pianura, il riverbero rosso delle torce di paglia che si specchiavano nelle acque del fiume. Sulla prua delle loro canoe di scorza di betulla, i cacciatori di Murkvo avevano dato fuoco alle fascine di canne e nel fiume i grossi salmoni, attirati dalla luce, salivano a galla: senza sosta gli uomini lanciavano i loro arpioni e riempivano le barche. |
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"Noi conosciamo un altro modo di pescare, noi due, fratellino" disse Griska all'orso che correva al suo fianco. "och och" "E andiamo all'insenatura che sai ...che ti ho mostrato dopo averti insegnato a pescare alla maniera degli orsi !" |
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Come era felice, Djidi, di tornare sulla montagna col suo amico che gli insegnava sempre tante cose. "E stato allevato dalle donne" diceva ridendo Griska a Iakù. "Bisogna che gli insegni tutto: a cercare il miele selvatico, a trovare i cespugli di bacche... Bisogna che gli insegni a essere un orso". |
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"Presto, Djidi, presto. Dobbiamo fare una bella pesca". I due compagni salirono fino all'insenatura del torrente, un po' prima della cascata sul fiume. Djidi portava sulle braccia pelose, strette contro il petto, le grosse pietre che Griska adoperava per costruire uno sbarramento attraverso il torrente. Un vero sbarramento da orsi. |
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"Porta, Djidi". E l'orso correva e tornava con un masso. è troppo pesante per me, fratellino. Ecco, vieni; lascialo cadere qui". Un vero sbarramento da orsi. E una volta che l'hanno così costruito, i signori dal mantello grigio pescano i salmoni arpionandoli con le unghie. |
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Djidi imparava a pescare, e adesso era lui che faceva le prede più belle. "Basta per oggi, fratellino. Ora andiamo a caccia". Sembrava che l'orso capisse. Gli sarebbe piaciuto pescare per nutrirsi, ma al villaggio lo rimpinzavano e non aveva mai fame. |
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La caccia era ancora più appassionante per Djidi che per Griska: perche passavano dal bosco, perche ritrovavano la libertà dell'immensa taiga, perche entravano nel vero regno degli orsi. Griska temeva che Djidi, lasciato libero nella foresta, ritrovasse i suoi istinti selvaggi. Talvolta, infatti, l'orso scappava, correva e si allontanava troppo. Se si |
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fosse perduto? Se avesse incontrato altre bestie della sua tribù? Se, una volta, attirato dagli orsi del suo clan li avesse seguiti sulla montagna? Il fischietto scintillante non era più soltanto un giocattolo; Griska l'aveva appeso con una piccola catena al collo dell'orso, e quando l'animale soffiava i fischi acuti erano come un richiamo. |
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Quella notte, trascinato sulle tracce di un capriolo, Griska non si accorse che Djidi non lo seguiva più. Quando se ne rese conto lo chiamò: "Djidi...Djidi..." Chiamò volgendosi da tutte le parti, invano. Ascoltò, sforzandosi di sentire il suono del fischietto di metallo. |
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Come impazzito, il ragazzo si gettò attraverso il bosco verso la montagna. "Djidi...Djidi..." L'eco ripeteva il richiamo. E subito dopo, il silenzio misterioso della foresta non era più turbato che dal mormorio del vento che scorre come un ruscello sulle cime degli alberi. |
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Il ragazzo si sfinì in una corsa disordinata alla ricerca di tracce fra le erbe calpestate. Djidi era stato ripreso dalla montagna; aveva raggiunto il clan degli orsi. Lo aveva abbandonato. |
2. A1.b Come si chiama il ragazzo che ha trovato l'orsacchiotto ?
3. A1.c Come si chiama la tribù a cui appartiene il ragazzo?
4. A1.d Come si chiama l'amica del ragazzo
che ha trovato l'orsacchiotto
8. A5. In base al testo, indica se la seguente attenzione
viene riservata al piccolo orso:
per ogni frase rispondi SI oppure NO
10. A7. "Era quasi una anno da quando Djidi
era arrivato al villaggio e quella notte,
come tutte le notti, Griska e l'orso uscirono
di nascosto dal villaggio".
11. A8. A che cosa si riferisce "loro" nella frase
"Sulla prua delle loro canoe di scorza di betulla"(righe 41-42)?
15. A12. Rileggi la parte di testo qui sotto.
E l'orso correva e tornava con un masso. è troppo pesante per me, fratellino. Ecco, vieni; lascialo cadere qui". Un vero sbarramento da orsi. E una volta che l'hanno così costruito, i signori dal mantello grigio pescano i salmoni arpionandoli con le unghie. |
17. A14. "Il fischietto scintillante non era più soltanto un giocattolo:
Griska l'aveva appeso con una piccola catena al collo dell'orso,
e quando l'animale soffiava i fischi acuti era come un richiamo" (righe 77-79).
20. A17. Il fatto che sia "un onore" avere un cucciolo d'orso
nel villaggio (riga 11) produce delle conseguenze.
Individua quali sono, per ogni frase rispondi E' UNA CONSEGUENZA oppure NON E' UNA CONSEGUENZA
22. A19. Indica se le seguenti idee si possono ricavare da questo testo:
Indica per ogni frase se SI PUO' RICAVARE oppure NON SI PUO' RICAVARE
23. B1. Leggi i seguenti testi
1 - IL FENOMENO DELL'INURBAMENTO
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Da qualche anno alcune specie hanno iniziato a frequentare le città. Ci sono mammiferi come la volpe, che abita nelle periferie e approfitta anche dei nostri rifiuti alimentari, lo scoiattolo che si arrampica sugli alberi dei parchi pubblici, il |
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riccio che di notte si aggira tra orti e giardini. Per non parlare delle diverse specie di pipistrelli che si rifugiano nei sottotetti e nelle cantine. Ma il gruppo più numeroso è quello degli uccelli, perche volano e quindi riescono a superare con più facilità gli ostacoli rappresentati da strade e palazzi. Di solito gli animali si avvicinano alle città d'inverno: le aree urbane sono più calde, |
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in media, di 2ºC rispetto alle campagne circostanti. Dormire non lontano dai nostri termosifoni permette agli animali di risparmiare molta energia in questa stagione difficile. Poi in città non si può cacciare e quindi vi è anche un elemento di maggior "sicurezza". Finito l'inverno, alcuni di questi animali "intuiscono" che in città si può restare anche nelle altre stagioni, magari |
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mettendo su famiglia. Ecco come si sviluppa questa vera e propria colonizzazione delle cìttà, definita "inurbamento attivo". Il merlo, lo storno, il gheppio, il codirosso, la cinciarella, l'upupa sono alcuni degli uccelli che si sono inurbati attivamente. Vi è poi l'inurbamento passivo: questo avviene nelle periferie, dove i quartieri si |
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estendono a macchia d'olio. Anno dopo anno, i palazzi e le strade accerchiano boschetti, terreni incolti e appezzamenti coltivati. La sopravvivenza degli animali che vivono in questi habitat è fortemente minacciata, e può resistere fintanto che il cemento e l'asfalto non prendono il sopravvento assoluto. |
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2 - C'E CHI VINCE E C'E CHI PERDE Non tutte le specie sono capaci di adattarsi a vivere negli ambienti urbani. Sono facilitate quelle di dimensioni medio-piccole (in città gli habitat hanno estensioni limitate e sono molto frammentati) e sicuramente quelle che tollerano la presenza delle persone e ne sopportano le rumorose attività. |
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Sono facilitate le specie che mangiano di tutto (onnivore) e quelle che sono molto adattabili e intelligenti. Ma anche le specie robuste e con comportamento gregario1: in altre parole, chi è dotato di tutto quanto serve per avere successo nelle città. Il gabbiano reale, la cornacchia grigia, la gazza, gli stessi piccioni sono tra le poche specie che stanno riscuotendo un vero successo nelle aree urbane. |
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Diversamente, le specie più sensibili e specializzate vanno incontro avarie difficoltà, e possono quindi diminuire. Per descrivere queste dinamiche, i colleghi degli altri Paesi europei parlano quindi di winners (vincitori) e losers (perdenti). |
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3 - ADATTARSI... ADATTARSI... Le città mettono a disposizione degli animali una discreta quantità di habitat erisorse: parchi e giardini, terreni incolti (talvolta temporaneamente} vale a dire prima che vengano costruiti i palazzi), tratti di fiumi e coste marine che lambiscono le aree urbane. In queste zone vi è molto cibo per la presenza di rifiuti, ma anche di persone che offrono volontariamente alimenti agli uccelli, mettendolo nelle apposite |
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mangiatoie o spargendolo sui marciapiedi. Durante l'estate, le aiuole vengono annaffiate e favoriscono la presenza degli invertebrati, mentre di notte i lampioni attirano gli insetti. Ma non sono tutte "rose e fiori", perchè nelle aree urbane vi sono anche molti pericoli e fattori di disturbo e di stress. Gli animali adottano quindi comportamenti |
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particolari, ad esempio cantano di notte quando non c'è traffico oppure modificano la dieta, mangiando anche le briciole dei nostri panini e snack che non troverebbero negli ambienti naturali. Gli habitat "nuovi", che vengono a crearsi soprattutto nei quartieri di recente costruzione, sono colonizzati dalle specie più adattabili. Se guardiamo cosa |
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succede nella città rispetto a un ambiente extraurbano, anche il rapporto con le persone cambia decisamente. Se incontriamo un merlo nel bosco o in campagna, questo fuggirà appena ci vede, anche se siamo distanti qualche decina di metri. In città il merlo, come tante altre specie, si lascia invece avvicinare fino a pochi metri, senza avere alcun timore. |
Metti in relazione ogni animale con l'ambiente che sceglie,
per ogni riga seleziona un unico ambiente
24. B2. Nel primo paragrafo trovi alcuni motivi per cui gli animali
vanno a stare in città, individuali nel seguente elenco contrassegnandoli
con un SI, metti NO invece sui motivi che non hai trovato nel testo.
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B8.a "Diversamente, le specie più sensibili e specializzate
vanno incontro a varie difficoltà e possono quindi diminuire". (righe 35-36).
Diversamente da chi o da che cosa?
35. B12. Indica se la seguenti informazioni, presenti nel paragrafo
"ADATTARSI...ADATTARSI...", sono nuove, cioè non sono presenti
anche nei due paragrafi precedenti.
Per ogni frase indica se l'informazione E' NUOVA oppure NON E' NUOVA
36. C1. Completa le seguenti frasi con la parola corretta,
per ogni riga seleziona solo un elemento
37. C2. Solo uno dei seguenti nomi
e' un nome composto, sai indicarlo ?
40. C5. Per ciascuna delle parole indicate indica
un suo possibile sinonimo fra quelle proposte.
46. C11. Indica in quali dei seguenti verbi ‘ri-’ è un prefisso
e ha il significato di “azione che si ripete”.
Seleziona una solo opzione per ogni riga: